A Vinitaly con Mionetto

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Le sveglie puntate prima che sorga il sole segnano sempre l’inizio di giornate impegnative e il più delle volte ricche di emozioni, è stato così anche per noi la scorsa settimana. Siamo partiti da Milano con il bagagliaio dell’auto pieno di cibo, utensili e grembiuli, siamo arrivati a Verona un’ora prima che Vinitaly(importante manifestazione annuale dedicata al mondo del vino e dei distillati che quest’anno si è tenuta dal 15 al 18 Aprile) aprisse i suoi cancelli alle migliaia di visitatori in coda ai tornelli e abbiamo varcato la soglia da “addetti ai lavori”, portandoci appresso la consapevolezza che sarebbe stata una giornata da ricordare.

Con passo svelto ci siamo diretti verso lo stand di Mionetto, storica cantina di Valdobbiadene che in occasione della 52esima edizione del Salone Internazionale del Vino ha presentato una nuova brand image e raccontato tre nuovi vini: il Luxury Rive di Guia Brut Nature, il Luxury Cuvée Sergio ICE Editione il MO Sergio 20 Anniversary White Edition.

É stato per noi un piacere far parte di questa importante giornata; siamo stati coinvolti nell’elaborazione di due ricette e nella presentazione delle stesse abbinate a due etichette in degustazione. L’idea che Pietro ha pian piano sviluppato, immaginando i piatti, ha tenuto conto dell’ obliquitàe dell’arancione, elementi che l’azienda veneta ha posto alla base della sua comunicazione visiva e della stessa identità, mai banale e in costante evoluzione.

Mionetto nasce nel 1887 dal profondo amore per la terra, in un luogo vocato alla produzione del Prosecco; nei 131 anni a seguire si è fatto interprete del territorio rappresentando una delle eccellenze italiane nel mondo, diventando uno dei maggiori esponenti nella produzione delle bollicine italiane. Il lavoro quotidiano in azienda  vede gli enologi impegnati in un processo che coinvolge direttamente anche i conferitoti locali di uva, che offrono una materia prima di eccellente qualità, dettaglio fondamentale nel processo di vinificazione. Nella crescita dell’azienda un anno memorabile è stato il 1982, quando Mionetto ha introdotto la fermentazione in autoclave con il metodo Charmat, che ha permesso di preservare profumi e sapori in modo impeccabile.

Vinitaly è stata l’occasione perfetta per raccontare l’azienda,  illustrando quali sono stati i risultati commerciali del 2017, anno positivo che ha registrato un aumento del 8,65% del fatturato rispetto all’anno precedente, una crescita importante e significativa, che elegge Mionetto bestseller del Prosecco a volume nel mondo.

Il bellissimo stand in cui siamo stati accolti evocava i colori del marchio, richiamando nella forma le più classiche opere di design e non a caso la giornata è stata raccontata suoi social network anche attraverso l’hashtag #designdelgusto, proprio quello che durante i momenti dello showcooking abbiamo rappresentato nei piatti abbinati al Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Rive di Guia Brut Nature e alla Cuvè Sergio Ice Edition. Abbiamo avuto il piacere di affiancare, durante la degustazione, Paolo Bogoni(Chief Marketing Officer) e Alessio De Savio(Direttore Tecnico ed Enologo dell’azienda), due rappresentanti del management board che con passione hanno illustrato i successi di Mionetto e le novità di questo 2018.

Vi racconto brevemente i piatti che Pietro ha preparato e che i fortunati accorsi allo stand hanno assaggiato e apprezzato.

Il baccalà mantecato con songino, crema di ceci e pane Carasau” rievocava un classico della tradizione veneta, regione dove il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Rive di Guia Brut Nature nasce e abbinamento impeccabile che ha esaltato le note del vino senza trascurare i diversi ingredienti del piatto. La tipologia di vino rive è prodotta con uve di un unico comune, che permettono di apprezzare ogni sfumatura del Conegliano Valdobbiadene Docg e il termine, nel dialetto locale, indica i vigneti che crescono su terreni scoscesi, tipici della zona.

La battuta di vitella con asparagi crudi e zabaione salato” da mangiare sorseggiando la Cuvè Sergio Ice Edition, un abbinamento che è stato definito un azzardo, quasi a voler richiamare la novità di questo vino servito in ghiaccio. L’uvaggio è un blend di uve bianche  provenienti da Veneto e Trentino, spumantizzato con il metodo Charmat; il sapore asciutto e snello ha permesso di apprezzarne l’alternanza con il sapore deciso dello zabaione e la delicatezza della battuta di vitella.

Siamo rientrati a Milano con un portabagagli vuoto, tutti i piatti sono stati apprezzati e i sorrisi e gli abbracci che abbiamo ricevuto da chi è passato a trovarci ci hanno fatto capire che raccontare nel nostro piccolo la grandezza di un’importante azienda italiana come Mionetto è stata una bella occasione per crescere e conoscere realtà di territori ricchi di storia, come quello dove il Prosecco nasce.

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